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  • Concept e moodboard del progetto creativo

    Comunicare il progetto

    La definizione delle linee guida visive del progetto è una fase cruciale del design di una collezione moda: le scelte fatte determineranno il successo o il fallimento dei prodotti sul mercato. Queste scelte dovranno tenere conto di fattori quali l'identità aziendale (brand identity) e la clientela di riferimento (target) dell'azienda/distributore, oltre che della gamma di prodotti offerta e la stagione di riferimento, delle tendenze macro e micro (tenendo in grande considerazione anche gli aspetti geografici), dell'analisi dei competitor e dei casi di successo che possono ispirare il proprio progetto.

    In progettazione, il concept è una proposta progettuale necessaria a definire gli elementi fondamentali di un progetto e fornisce le basi per la realizzazione dello stesso. 
    All'interno di un concept il progettista definisce le linee guida che accompagneranno la fase esecutiva. Tali linee sono di massima e a seconda della qualità del concept stesso a fini progettuali, il prodotto finale può più o meno discostarsi dalla prima proposta concettuale. All'interno di un percorso progettuale possono esserci più proposte concettuali (concept) che nel succedersi testimoniano i punti che il progettista ha seguito per arrivare alla fine del suo elaborato.

    Le moodboard sono prodotti di comunicazione, che descrivono il concept attraverso una composizione immagini. Sono un modo per definire a quale stile vuoi che la tua estetica aderisca, comunicandola in modo semplice ed efficace al committente o al cliente finale. Le mood-board sono un modo semplice di compilare un ampia gamma di contenuti appropriati che definiscano la "voce visiva", la personalità, lo stile e l'estetica di una collezione moda, così come di qualsiasi altro prodotto o servizio. In questa fase non bisogna creare il progetto vero e proprio, ma raccogliere e collocare i contenuti trovati (foto, campioni di tessuto, colori, accessori e dettagli), che riflettono lo stile e, appunto, il "mood" che si intende perseguire in fase di sviluppo del progetto.
    Lo scopo delle mood-board è di permettere a chi guarda di capire la corretta direzione estetica che il progetto potrebbe prendere, un modo efficace di incapsulare un linguaggio visivo, che permetta a te ed al tuo cliente di accordarvi prima che la fase esplorativa e di sviluppo del progetto comincino. Avere il mood-board a portata di mano, o appeso nell’ambiente lavorativo, aiuta a rimanere focalizzati sull'obbiettivo del progetto.

    Un mood-board è un prodotto grafico e di comunicazione a tutti gli effetti, pur essendo destinato principalmente alla comunicazione aziendale interna. Per questo motivo, la sua efficacia dipenderà non solo dalla qualità del progetto e dei contenuti usati per raccontarlo, ma anche dall'uso consapevole degli elementi fondamentali della grafica e della comunicazione visiva (quali l'uso delle immagini e dei colori, delle forme, dei caratteri tipografici, delle regole di impaginazione...).


    • Come si realizza un mood-board

      La ricerca di tendenze

      Fare il designer di moda ha sempre richiesto capacità di osservare i fenomeni della società, individuando gusti e tendenze per creare prodotti desiderabili. Le aziende hanno un bisogno vitale di capire in anticipo su quali prodotti sarà meglio investire in futuro, evitando sprechi di risorse e tenendosi al passo con la concorrenza. Si sono quindi sempre più affermate figure come il trend forecaster (o anche uomo/donna prodotto) e il data scientist, con il compito di "capire il futuro", di tradurlo in dati e analisi, prevedendo le tendenze future in termini di comportamenti e consumi.

      Piattaforme specializzate in cool hunting (letteralmente "caccia di tendenze") come WGSN.com, tra le leader sul mercato, forniscono esattamente questo tipo di supporto alle aziende di medie e grandi dimensioni: una ampia gamma di servizi, che vanno dalle ricerche di mercato in base al settore, alle consulenze personalizzate e la fornitura di informazioni dettagliate sui trend futuri relativi a colori, volumi, mood... . Lo stilista, insieme al reparto commerciale, si servirà poi di queste informazioni per individuare e selezionare i trend più adatti al brand di riferimento, tramutandoli in prodotti di consumo. Ma per le aziende di moda più piccole, o che operano a livello artigianale o locale, esistono anche soluzioni più accessibili quali "quaderni tendenze" (acquistabili online, presso le fiere di settore o i negozi specializzati), servizi online gratuiti o accessibili a costi contenuti. Ma a prescindere da quali siano gli strumenti a disposizione, resta sempre importante la costante ricerca individuale di spunti e materiali di archivio da utilizzare al momento opportuno, quando uno specifico progetto lo richiederà.

      Selezionare i contenuti

      Una volta selezionati i trend più adatti, sarà importante per lo stilista focalizzarsi sugli obbiettivi della mood-board, mettendo nero su bianco la propria idea. Scrivere un testo, rispondendo alle seguenti domande, servirà a non disperdere energie durante la ricerca e la selezione dei contenuti:

      1. Indica il brand di riferimento per la collezione in progetto;
      2. Indica la stagione per la collezione in progetto;
      3. Descrivi il tema della collezione in poche righe;
      4. Spiega perché il tema che hai scelto incontrerà le esigenze del target di riferimento;
      5. Descrivi in generale le tipologie di capi da realizzare e i materiali da utilizzare.

      Una volta definiti gli obbiettivi, potrai dedicarti alla ricerca dei contenuti. Per comunicare al meglio le tue idee, non c'è limite alle tipologie di immagini e materiali utilizzabili nella mood-board: foto (e non solo quelle di moda), bozzetti, campioni di tessuti e materiali, accessori, ma anche testo (sebbene quest'ultimo sia da utilizzarsi in maniera molto limitata, preferendo una comunicazione basata sulle immagini). La scelta delle risorse (anche dette reference) richiede il suo tempo, in quanto gli elementi da utilizzare vanno ricercati attraverso diverse fonti e modalità (fiere di settore, siti specializzati) e selezionati accuratamente.
      La ricerca, ricordiamo, deve tenere conto sia delle tendenze moda future che dell'identità del brand e del suo target di riferimento, oltre alla stagione per la collezione in progetto. Non tutte le tendenze possono sposarsi felicemente con una specifica identità aziendale, e scegliere uno stile poco coerente con il marchio può rivelarsi una scelta fatale.

      Dai ritagli di giornale alle tecniche digitali...

      Prima dell'avvento e della diffusione della computer grafica, per realizzare una moodboard, ci si serviva unicamente di ritagli di giornale, foto e campioni di tessuto in essere, "impaginati" manualmente su di un supporto, spesso un foglio di cartone. 

      Gli strumenti digitali ed internet hanno velocizzato e migliorato sia il processo di ricerca delle immagini di ispirazione, sia la creazione delle mood-board, attraverso le tecniche grafiche e di impaginazione.

      Software come Adobe Photoshop, Illustrator e InDesign, dispongono tutti di strumenti efficaci per la realizzazione delle mood-board. Sebbene sia InDesign il software generalmente più indicato per i lavori di editoria, la peculiarità di un impaginato come una moodboard, per la sua esigenza di essere progettata attraverso una serie di strumenti creativi e di manipolazione di immagini, si presta maggiormente alla realizzazione attraverso software come Photoshop, con il quale si potrà poi esportare il documento finale in base al tipo di output (stampa o web).


      Consigli per creare un mood-board

      • Per fare in modo che la tavola sia efficace e coinvolga subito il cliente, è necessario che ti focalizzi sul soggetto della comunicazione e cerchi di semplificare il più possibile. Scegli con cura le immagini ed evita di usare immagini che abbiano lo stesso significato o peggio duplicate. Avrebbero il duplice effetto negativo di occupare inutilmente spazio prezioso nell'impaginato e al contempo annoiare l'osservatore.
      • Serviti del colore e della psicologia del colore per evidenziare le sensazioni e gli stati d'animo che il prodotto dovrebbe suscitare. Il colore è il primo aspetto ad essere notato dal nostro occhio, prima ancora della forma. Il colore può influenzare il nostro umore e le nostre scelte e viene usato nel design come strumento per evocare atmosfere e stili, creare coerenza tra i contenuti o "raggrupparli" visivamente.
      • Cerca di essere più chiaro possibile e evita di lasciare spazio a fraintendimenti. Se stai progettando una collezione moda, inserisci nella mood-board elementi coordinati tra loro. Esempio: hai scelto di ispirarti allo stile “rock”? Evita di usare foto e disegni che non corrispondono a quel tipo di design. Anche lo stile dei testi, le forme e gli altri elementi grafici usati per arricchire l'impaginato dovrebbero ben adattarsi allo stile selezionato.
      • Per ottenere risultati più interessanti, prova a combinare stili differenti. Ma attenzione, è importante che gli stili non siano troppi e che non possiedano elementi stilistici simili tra loro. Usa stili contrastanti come ad esempio: una collezione di prodotti che richiami nelle forme e nei volumi lo stile "Punk-rock", nei colori lo stile "Art Nouveau".
      • Informati in maniera dettagliata sull'azienda committente e non perdere mai di vista l'identità del brand e il suo heritage, la tipologia di prodotti offerti e il target di riferimento. Mantieni la coerenza con i valori aziendali nella scelta delle linee guida del progetto. 
      • Realizza più mood-board riguardo ad un solo progetto, per avere più possibilità di successo con il cliente. Dai più interpretazioni alla tua idea e permetti al cliente di scegliere cosa somiglia di più alla sua idea di prodotto.