Indice degli argomenti

  • Breve glossario dei termini

    Di seguito una lista di termini utili all'apprendimento delle tecniche per il riconoscimento e l'utilizzo dei caratteri in ambito informatico e tipografico.

    1. Composizione tipografica (in inglese "typography"): l'arte e le tecniche di arrangiare i caratteri.
    2. Carattere tipografico (in inglese "typeface"): la famiglia di riferimento del carattere contenente le varianti che ne condividono il design (es.: Helvetica, Garamond).
    3. Glifo (in inglese "glyph"): un singolo carattere disegnato (lettera, numero, punteggiatura o simbolo).
    4. Font (in italiano "fonte"): mezzo informatico di diffusione dei singoli caratteri tipografici (es.: Helvetica light, Helvetica bold, Helvetica black), contenente i glifi, ognuno corrispondente a un codice richiamabile dalla tastiera del computer e dai software. Anche i font si organizzano in famiglie che rappresentano l'insieme dei file contenenti i caratteri di un determinato tipo (famiglia di font).

    • Anatomia del carattere

      Elementi di base costitutivi del carattere

      È importante per un grafico conoscere gli elementi di base del carattere, i quali forniranno la capacità di distinguere tra le sue caratteristiche fondamentali, al fine di poter scegliere lo stile appropriato nelle varie forme di comunicazione.


      Elementi di base dei caratteri

      1. Linea di base (in inglese baseline): la linea di appoggio di ogni lettera.
      2. Altezza della x (in inglese x-height): l'altezza delle lettere minuscole.
      3. Altezza della maiuscola (in inglese cap height): l'altezza delle maiuscole. 
      4. Ascendente (in inglese ascender): la parte delle lettere minuscole che va oltre la linea dell'altezza della x.
      5. Discendente (in inglese descender): la parte delle lettere minuscole che si estende sotto la linea di base del carattere.
      6. Asse (in inglese axis): una linea immaginaria che unisce le parti più sottili di una lettera.

      • Caratteri Serif e Sans-Serif

        Distinzione tra le famiglie di caratteri

        La distinzione tra caratteri serif (graziati) e sans-serif (lineari, bastone, senza grazie) è basata sulla caratteristica di possedere o meno gli elementi aggiuntivi chiamati grazie, cioè piccole linee o fregi presenti sulle terminazioni più spesse delle lettere, dei numeri o dei glifi in generale.

        La suddivisione in serif e sans-serif è una delle distinzioni fondamentali e di base tra le famiglie di caratteri. Storicamente i caratteri con le grazie (serif) sono stati i primi ad essere stati inventati e hanno costituito per secoli il fondamento delle arti tipografiche (dal 1400 circa). I caratteri sans-serif sono nati agli inizi del 1800 (William Caslon IV, 1816): chiamati anche "grotesque" (forse in maniera dispregiativa) non ebbero molto successo all'inizio, ma si affermarono dopo il 1920 con le nuove forme di comunicazione di massa.


        Esempio di carattere serif:

        Carattere serif

        Esempio di carattere sans-serif:

        Carattere sans-serif


        Differenza tra serif e sans-serif:

        Differenza tra serif e sans-serif