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  • Tela di cotone

    Immagine: Giorgio Armani



    Robusta e durevole, la tela di cotone è il tessuto più utilizzato al mondo anche perché sopporta trattamenti ad alte temperature ed è in grado di assicurare così una massima igiene. Ha superficie uguale sul diritto e sul rovescio realizzata con l'armatura base semplicissima (minimo intreccio dei fili d'ordito e di trama che si può impiegare nella fabbricazione di tessuti di qualsiasi fibra) con aspetto opaco, dovuto all'utilizzo di fibre corte di cellulosa, contenute nella capsula che racchiude il seme della pianta. Il suo utilizzo era noto nella valle del fiume Indo e fra gli Aztechi, mentre fu definito "Oro bianco" in un documento egizio al tempo di Nabucodonosor. La fibra fece capolino in Europa grazie agli arabi (il termine cotone deriva dalla parola araba katun) mentre le successive conquiste coloniali diedero avvio a intense colture fin dal 1600 in Louisiana, incrementando il commercio degli schiavi con l'Africa. La meccanizzazione della produzione del cotone ebbe un ruolo significativo nel secolo successivo durante la Prima Rivoluzione Industriale. Tipologia tessile molto versatile, trova innumerevoli impieghi ed è la base ideale per effettuare una serie di successivi finissaggi per la creazione di tessuti più complessi, utilizzati sia in ambito moda sia in campi più generici come quello tecnico, sportivo e sanitario. Nell'abbigliamento la troviamo in tinta unita o stampata, in diversi pesi e consistenze, adatta a soddisfare la fantasia degli stilisti più incontentabili così come le esigenze economiche dei mercati più concorrenziali. Sono realizzate in robusta tela di cotone le "espadrillas", calzature con la suola in corda. Tra i finissaggi riservati al cotone il più conosciuto è il mercerizzo, un procedimento a base di soda caustica, sotto forma d'idrossido e agenti imbibenti, sperimentato intorno alla metà dell'800 dal chimico inglese John Mercer che può essere eseguito in filo e in pezza. Con questo trattamento la fibra elimina possibili irregolarità, acquista maggiore spessore, stabilità dimensionale ai successivi lavaggi, mantenendo i colori inalterati nel tempo. I filati e i tessuti di cotone di migliore qualità come il "makò" di produzione egiziana, assumono in modo naturale estrema brillantezza, migliore igroscopicità e affinità tintoriale e caratteristiche anallergiche, antibatteriche.

    In questi ultimi anni la moda delle grandi firme sembra voler sostenere il trend eco-compatibile del cotone biologico, frutto di specie botaniche la cui coltivazione non impiega pesticidi.

    Immagine: Burberry






    Immagine: Stella Mc Cartney