Indice degli argomenti
- Introduzione
- La stampa Offset
La stampa Offset
La stampa offset si è diffusa dagli inizi del ‘900. Il termine offset deriva dall’inglese "to set off" e allude all’uso di un mezzo intermedio tra l’inchiostro e la carta, cioè il cilindro di trasferimento. Infatti è una stampa indiretta, cioè avviene trasferendo l'inchiostro da una lastra litografica ad una di caucciù e da questa alla carta. Nelle stampe di tipo “diretto” invece, l'inchiostro si trasferisce direttamente dalla matrice al supporto.
Il processo di stampa
Le lastre sono fatte di alluminio o altro materiale sensibile a radiazioni elettromagnetiche (dall’ultravioletto all’infrarosso), sulla quale le aree da stampare (dette grafismi) vengono marcate in modo che siano ricettive all’inchiostro, mentre le altre vengono marcate in modo che siano ricettive all’acqua. Per questo motivo l'inchiostrazione viene impedita nelle parti umide (in quanto l'acqua respinge l'inchiostro) coinvolgendo solo gli elementi da stampare (grafismi). A questo punto l’inchiostro viene trasferito su un secondo cilindro intermedio rivestito di tessuto gommato (caucciù) e da qui giunge sulla carta che può essere disposta in fogli piani (offset piana) o avvolta in bobina (offset a bobina o rotativa).
Il processo di stampa offset, impiegato principalmente per le grandi produzioni, è estremamente preciso e ad alta risoluzione e risulta perfetto per mantenere elevata la qualità di stampa anche su supporti non perfettamente lisci.
https://it.wikipedia.org/wiki/Stampa_offset
Immagine: processo si stampa offset
Immagine: lastra inchiostrata e rullo di caucciù
Prestampa offset
La stampa offset è preceduta da una fase di prestampa consistente nell’allestimento della lastra a partire da un file digitale. La lastra viene incisa mediante una unità collegata al computer (CTP, computer to plate). Fino a qualche tempo fa la lastra si otteneva per incisione mediante pellicola fotografica a sua volta prodotta da una unità ottica (imagesetter) collegata al computer (CTF, computer to film).
La stampa offset a colori viene normalmente fatta con quattro inchiostri rispettivamente di colore ciano, magenta, giallo, nero (colori di processo) ed eventualmente con ulteriori inchiostri il cui colore viene scelto a piacere (colori spot). Per ogni inchiostro viene allestita, in fase di prestampa, una lastra sulla quale viene marcata la parte da stampare con il relativo inchiostro. Il procedimento è detto stampa in separazione (in contrapposizione alla stampa composita) con riferimento alla separazione del colore in quattro o più componenti, ad ognuna delle quali è dedicata una lastra.
I colori preventivamente separati vengono poi ricostruiti in fase di stampa, stampando successivamente le parti marcate di ogni lastra con il rispettivo inchiostro. Gli inchiostri delle varie lastre vengono così sovrapposti (o sovrastampati) e producono i colori per mescolanza additiva e sottrattiva.
Immagine: separazione del colore in mescolanza sottrattiva
- La stampa serigrafica
La stampa serigrafica
La serigrafia, detta anche silkscreen (trama di seta), è un particolare processo di stampa su oggetti di varia forma e materiale tramite un telaio di tessuto, prima di seta, poi di nylon o altre fibre sintetiche, che permette il passaggio di inchiostro nelle parti non occluse. Questo risultato si ottiene coprendo il telaio con una sostanza gelatinosa (gelatina foto-sensibile), ponendovi sopra il disegno e scaldandolo con una lampada. La gelatina, dove scaldata, si indurisce mentre si scioglie in corrispondenza del disegno, liberando le zone interessate, le quali, tramite pressione di una spatola (racla), filtrano l'inchiostro sull'oggetto da stampare.
Questo procedimento è caratterizzato da una grande intensità di inchiostrazione ed è particolarmente indicato per la stampa su qualsiasi supporto, purché piano.
Le prime forme di questa pratica si ritrovano già nell'antichità. In Egitto e in Cina, per esempio, venivano stampati tessuti e ceramiche con l'utilizzo di telai rudimentali. La prima stampa serigrafica che ricalca quella della moderna concezione nasce in Giappone nel Seicento, con il procedimento permeografico per decorare carta e tessuti, tecnica arrivata a noi solo nell'Ottocento e conosciuta con il nome di pochoir o stencil. Dal 1907 il cliché viene realizzato fotograficamente dall'inglese S. Simon e dallo statunitense J. Pilsworth.
Sempre negli Stati Uniti si costruisce la prima macchina serigrafica (1920) e si diffonde la nuova tecnica che, ne breve tempo, ottiene grandi riscontri. Nel campo artistico, soprattutto in tempi recenti con la Pop-Art e A. Warhol, la tecnica serigrafia riscuote notevole attenzione proprio per la possibilità di rilasciare campiture intense di colori al tratto omogenei e molto moderni.
Immagine: Stampa in serigrafia con tecnica manuale.
Immagini: Alcuni esempi di serigrafia d'autore.